“Guerrilla Marketing”: tecniche di comunicazione insolite per attirare l’attenzione dei clienti
“Guerrilla Marketing”, termine coniato dal famoso pubblicitario americano Jay Conrad Levinson, che trae ispirazione dalle tecniche di combattimento non convenzionali tipiche della guerriglia, applicandone il principio alla comunicazione pubblicitaria.
La pubblicità è efficace se riesce a persuadere il pubblico. Questa persuasione può avvenire in modo diretto (tramite una comunicazione che invita esplicitamente all’acquisto) oppure in modo non solo indiretto ma anche inaspettato e sorprendente. Questo è il “Guerrilla Marketing”!
Il “Guerrilla Marketing” usa quindi tecniche di promozione non tradizionale, che permettono di comunicare un messaggio in modo provocatorio, divertente o nascosto.
È proprio grazie a questa espressione di creatività fuori dagli schemi che il messaggio si imprime più efficacemente nel target.
Perché il “Guerrilla Marketing” funziona?
Perché punta sulla sorpresa per generare emozioni nei consumatori, che sentendosi coinvolti diffonderanno il messaggio della campagna ovunque.
Questa strategia di marketing utilizza sia i media tradizionali, sia mezzi comunicativi atipici come elementi dell’ambiente esterno (street advertising) sfruttando ad esempio panchine, muri e marciapiedi. Nella scena urbana appaiono, così, delle composizioni che possono creare disturbo o un’esperienza visivamente unica per il consumatore. Spesso questo consente di ottenere risultati significativi anche con budget limitati.
Tra i brand affermati che si sono distinti nel “Guerrilla Marketing” spiccano KitKat, Mc Donald’s, Adidas, Mastro Lindo e Ikea.
Il marketing non convenzionale si basa perciò su due aspetti fondamentali: la creatività e l’originalità. Valori che anche noi di Holbein & Partners da sempre utilizziamo nei nostri progetti di comunicazione.